Storia della privacy

“Non so perché le persone siano così entusiaste di rendere pubblici i dettagli della loro vita privata, dimenticano che l’invisibilità è un superpotere.”

Ad affermare questo è un uomo che ha fatto della privacy una regola di vita, un uomo che nessuno conosce, che firma la sua arte con un solo soprannome, Banksy. Questo famosissimo street artist ha reso celebri i suoi murales per il contenuto satirico ed accusatorio nei confronti della società moderna, ma soprattutto grazie al fatto che nessuno conosce il suo vero nome. Nessuno sa chi è davvero, Banksy non esiste. 




Ma in passato la riservatezza non era un valore, anzi! Nell’antica Grecia chi non aveva una vita pubblica era considerato incivile, partecipare alla vita del gruppo era fondamentale. Chi si doveva nascondere era un criminale, quindi disprezzato dalla società.
E così è stato fino al feudalesimo, alla fine del quale si iniziò ad affermare il desiderio dell’intimità, fino a quando nel IX Secolo la riservatezza venne inserita tra i diritti fondamentali dell’uomo.

E da quel momento l’uomo  ha impiegato tutte le sue forze per violare questo diritto.
L’esempio più palese di queste violazioni è dato dalla STASI, il ministero per la sicurezza dello Stato istituito nel 1950 dal SED, il Partito Socialista Unificato di Germania. Fino al 1990 ha controllato ogni cittadino della Germania Est, impiegando circa 91.000 impiegati a tempo pieno e circa 100.000 informatori, per una media di una spia ogni 63 abitanti. La STASI era però un ente visibile a tutti, non erano certamente nascoste le torture subite dagli interrogati o le esecuzioni tramite ghigliottina o pistola. Tutti erano sotto stretto controllo telefonico e video e chiunque poteva essere un informatore, anche il proprio coniuge. 





Un’altra manovra, più segreta e più attuale, è ECHELON, una rete informatica creata per intercettare ogni comunicazione elettronica, quindi sia radio che telefonica, che via Internet. Il progetto è stato attivato dai cinque Stati firmatari dell’accordo UKUSA di sicurezza, che sono inizialmente Stati Uniti e Gran Bretagna, a cui si aggiungono Canada, Australia e Nuova Zelanda. ECHELON è studiato per obbiettivi non militari, un computer intercetta tutte le chiamate e le e-mail, cercando parole-chiave che possano risultare pericolose per lo Stato.

Nessuna conferma dell’esistenza di questa organizzazione è provenuta dai suoi membri, quindi tutto resta da provare. Ma si sa, l’essere umano è per sua natura curioso e a volte paranoico. Quindi, plausibilmente, così spaventato da attentati e cospirazioni da mettere sotto controllo il mondo intero. 



 Foto aerea di Menwith Hill



 Mappa della posizione dei centri di ricezione




A questo link trovate la "Relazione sull'esistenza di un sistema d'intercettazione globale per le comunicazioni private ed economiche (sistema d'intercettazione ECHELON) (2001/2098 (INI)": Parlamento Europeo

Oppure potete trovare una spiegazione più abbordabile qui:  Tuning Store 


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